Considero il lipofilling del seno un ausilio d’élite nella chirurgia mammaria: permette di donare volume e compattezza in modo naturale, senza utilizzo di protesi e senza cicatrici, prelevando il proprio tessuto adiposo e posizionandolo nelle aree mammarie mancanti. L’intervento migliora al contempo la silhouette, rimodellando la forma dei fianchi, dell’addome, dei glutei e di altre zone donatrici di adipe.
TI DESCRIVO L’INTERVENTO
Questa procedura è sempre più emergente nella chirurgia plastica e le sue applicazioni sono incredibilmente in crescita in tutto il mondo.
Utilizzo il lipofilling come parte integrante della mia pratica da molti anni, sia in ambito ricostruttivo come tecnica ancillare a ricostruzione mediante protesi o in esiti di quadrantectomie, che in campo estetico.
Addentrandoci nella tecnica, questa prevede una liposuzione estetica delle aree donatrici, dove è concentrata maggiore adiposità, utilizzando cannule sottili. Il grasso viene delicatamente preparato e processato per separare eventuale materiale di scarto quali cellule morte, fluidi, enzimi, radicali liberi e residui.
Il grasso purificato viene quindi reiniettato con tecnica retrograda tramite l’utilizzo di microcannule che permettono di depositarlo con cura a livello tissutale. L'aspetto tecnico più importante è appunto l’accurata reiniezione, in cui sottili nastri di grasso vengono posizionati esattamente dove necessario, consentendoci di “rimpolpare” il tessuto senza creare grumi.
Considero il lipofilling di primaria utilità per riempire, modellare ed armonizzare i quadranti superiori del seno e l'area del décolleté, nonché il cono mammario, spesso in combinazione con la mastoplastica additiva, la mastopessi o in caso di ricostruzioni mammarie, specie se prepettorali, in cui è possibile combinare l’innesto di grasso con l’utilizzo delle protesi mammarie per fornire un riempimento ed uno spessore tissutale aggiuntivo sopra l’impianto, con notevole miglioramento della percepibilità tattile e visiva della protesi. Anche le pazienti in esiti di quadrantectomie possono notevolmente beneficiare del lipofilling, che andrà a sotituire il tessuto ghiandolare deficitario ed eventuali retrazioni cicatriziali.
SEI TU LA GIUSTA PAZIENTE?
Va da sé che per essere un buon candidato al lipofilling, è necessario possedere evidenti zone donatrici di grasso. Un prezioso vantaggio dell'innesto di grasso è il contemporaneo miglioramento del contorno nelle aree in cui è stata eseguita la liposuzione. Per le donne che prendono in considerazione l'aumento del seno con il solo grasso, è molto importante avere aspettative realistiche riguardo alla quantità di volume che si può aggiungere. Le migliori candidate sono le donne con una buona forma del seno e una buona qualità della pelle, che desiderano aumentare le dimensioni di circa una/due misure di coppa. Le donne che desiderano un aumento maggiore o che hanno un tessuto mammario cadente dovranno prendere in considerazione l’utilizzo di protesi o altre procedure combinate. Inoltre, in visita ricordo sempre che l’effettivo attecchimento ed integrazione del tessuto adiposo nel sito ricevente necessita di alcuni mesi di tempo e che una parte di grasso impiantato, circa il 30%, tende a riassorbirsi nel medio-lungo termine. In ambito ricostruttivo le pazienti ideali sono coloro che, a seguito di ricostruzioni mammarie immediate o differite con protesi, presentano il famoso effetto rippling, ovvero pieghe ed increspature a livello dei quadranti superiori e laterali, date da uno scarso spessore dei tessuti residui post-mastectomia. In questo caso l’utilizzo del lipofilling rende più morbido il tessuto e meno percepibile l’effetto corpo estraneo da protesi con notevole impatto psicologico sulla paziente. Anche in seguito a chirurgie conservative, quali quadrantectomie e rimodellamenti seguiti da radioterapia, l’utilizzo del grasso permette di armonizzare i volumi del tuo seno, migliorando estetica e trofismo di retrazioni cicatriziali post-chirurgiche, spesso deturpanti.
LE TUE GIUSTE MOTIVAZIONI
L'innesto di grasso può essere un'opzione per le donne che preferiscono evitare l’utilizzo di protesi mammarie, poiché il tessuto è autologo e non richiede “manutenzione”. Tuttavia, ci sono dei limiti a ciò che si può ottenere con questo intervento, per cui è per me fondamentale stabilire un'ottima comunicazione tra noi in modo da capire le tue più autentiche motivazioni e se questo tipo di chirurgia potrebbe o meno soddisfare le tue aspettative.
SCEGLI IL TUO TEMPO
Per ottenere risultati ottimali è necessario essere in buona salute, sia fisica che mentale. Anche il tuo stile di vita è fondamentale per decidere il momento più opportuno per intervenire. Il recupero dal solo innesto di grasso è abbastanza semplice e spesso un po' più rapido rispetto ad altri interventi al seno. Le incisioni, siti di accesso delle cannule, sono molto piccole, ma la liposuzione dai siti donatori di grasso può a volte risultare fastidiosa. Per tale motivo il mio protocollo prevede l’utilizzo di una guaina elastocompressiva di sostegno per gestire l’edema e il drenaggio linfatico-venoso nel post-operatorio. La maggior parte delle pazienti può tornare al lavoro d'ufficio dopo 1 o 2 settimane e all'esercizio fisico dopo 3 o 4 settimane, in base alle situazioni specifiche. L'area innestata, nell’immediato post-operatorio può risultare spesso edematosa e livida per alcuni giorni o alcune settimane, ma, a differenza dei siti di prelievo, in queste zone è assolutamente controindicata la compressione, al fine di preservare il più possibile il microambiente e la percentuale di attecchimento delle cellule adipose. In tali aree mi avvalgo dell’ausilio di creme lenitive e decongestionanti che velocizzano il decorso post-operatorio.
LA TUA EVOLUZIONE
Il lipofilling al seno non è un intervento doloroso, ma possono presentarsi gonfiore ed ecchimosi nei primi giorni post-operatori. Una sensazione di maggior fastidio, facilmente controllabile, può essere più frequente nelle sedi di prelievo. Dopo l’intervento ti richiederò di indossare una guaina o un collant elastocompressivi per circa 40 giorni. Il risultato è già ben gratificante già dai primi giorni, ma ricordo sempre che ci sarà una evoluzione ed un rimodellamento continuo nei mesi successivi fino ad avere un assestamento a circa 1 anno. Di frequente mi avvalgo dell’ausilio di un team di fisioterapisti specializzati al fine di garantire un decorso più rapido e confortante mediante trattamenti mirati e personalizzati volti al linfodrenaggio e al modellamento post-chirurgico.
LIPOFILLING E SICUREZZA ONCOLOGICA
La mia passione per la chirurgia della mammella in tutti i suoi aspetti e
l’esperienza diretta sul campo all’interno di realtà di Breast Unit sia in Italia che all’estero mi spingono a dedicare una breve sezione al diffuso dibattito sulla sicurezza oncologica del lipofilling. Infatti si parla tanto del lipofilling come tecnica alternativa o complementare ad un intervento al seno, che sia di tipo estetico o ricostruttivo, ma oggigiorno che livello di conoscenze abbiamo? È una metodica sicura a seguito di un tumore al seno o comporta dei rischi?
Per molto tempo ci sono stati dubbi e perplessità che hanno portato molti a considerare questo tipo di intervento ancora non completamente scevro da rischi dal punto di vista oncologico, in quanto l’apporto di cellule staminali adipose contenute nel tessuto adiposo, ADSCs, indurrebbe una proliferazione vascolare che potrebbe influenzare le cellule tumorali.
Ad oggi però le ultime ricerche scientifiche sconfessano il ruolo di “potenziale” causa di ricorrenza neoplastica con coscienza di dati e risultati e sembrano confermare la sicurezza di questa procedura che è entrata completamente a far parte della mia pratica clinica. Mantengo in ogni caso la massima cautela nello studio della storia clinica della paziente, con approfondimenti multidisciplinari circa la sua anamnesi oncologica, se presente, considerando sempre il tempo intercorso dal primo intervento, il tipo istologico di tumore e la presenza di specifici marcatori immunoistochimici prognostici.