I seni tuberosi più o meno associati ad asimmetrie mammarie sono un difetto congenito caratterizzato da una costrizione del polo inferiore della mammella che costringe la ghiandola a svilupparsi attraverso l’areola. Esistono vari gradi di gravità e forma che richiedono ciascuna una tecnica chirurgica specifica.

Nella mia esperienza l’estrema varietà di situazioni cliniche riscontrate mi permette di affermare che non esiste una paziente uguale ad un’altra e che è necessario un approccio chirurgico quanto più possibile personalizzato.

In visita riscontro spesso uno o più dei seguenti problemi, di entità variabile:

-Ipotrofia dei quadranti inferiori 

-Solco inframammario troppo alto 

-Areola troppo larga

-Erniazione della ghiandola attraverso la cute areolare, fino alla deformità a “naso di Snoopy”

-Ptosi mammaria

-Maggiore distanza tra le mammelle 

-Asimmetria tra le mammelle 

TI DESCRIVO L’INTERVENTO

Il trattamento della mammella tuberosa è estremamente specifico e richiede un 

ventaglio di tecniche chirurgiche per adattarsi a ciascun tipo di deformità e ai desideri di ciascuna paziente. Quando il difetto è modesto, potresti voler migliorare soltanto il volume del seno senza considerare la protrusione areolare, la costrizione del polo inferiore o la posizione del solco inframammario. 

Invece, quando la malformazione è di grado moderato/grave, potresti avere il desiderio di correggere non solo il volume, ma anche la forma e la simmetria del tuo seno. Nella maggior parte dei casi, è necessario rimuovere la costrizione fibrosa, espandere la ghiandola e ricollocarla nella posizione corretta, spesso integrando il volume mancante con l’impianto di una protesi mammaria.

Infatti, l’utilizzo della protesi ha il duplice vantaggio di correggere il volume mancante andando a riempire e definire il polo mammario inferiore e, allo stesso tempo, aiutare a migliorare la forma costretta ed ipo-espansa del seno. Al fine di programmare al meglio il tuo planning chirurgico, mi affido sempre ai miei protocolli sulle misurazioni antropometriche basate sui miei studi di ricerca, che mi permettono di prevedere accuratamente il tuo risultato immediato e nel medio/lungo termine, garantendoti miglioramenti estetici gratificanti e realistici.

Spesso è inoltre necessario ridurre il diametro dell’areola tramite un’incisione tipo round-block ed eseguire allo stesso tempo il lipofilling, utilizzando parte del tuo tessuto adiposo, sia a livello peri-protesico, che nei quadranti inferiori per migliorare la proiezione del cono mammario.

SEI TU LA GIUSTA PAZIENTE?

Le buone candidate alla chirurgia dei seni tuberosi con o senza asimmetrie sono pazienti in buona salute, possibilmente non fumatrici, che desiderano correggere la forma disarmonica del loro seno, aumentandone spesso il volume.  I seni tuberosi possono costituire un problema anche per le donne che desiderano allattare: trattandosi di seni sottosviluppati, il loro tessuto ghiandolare può non essere sufficiente per la produzione del latte, in questo caso l’intervento chirurgico può contribuire ad un miglioramento della situazione locale, non garantendo in ogni caso la ripresa della funzionalità della ghiandola. Se hai allergie a farmaci o condizioni di salute che influiscono sul sistema cardiovascolare, assicurati di discuterne insieme per poter garantire l’ottimo svolgimento dell'intervento e il recupero post-operatorio.

LE TUE GIUSTE MOTIVAZIONI

Potresti essere tu la giusta candidata per la correzione del tuo seno tuberoso se desideri sentirti più sicura del tuo aspetto fisico, con e senza vestiti.  Al contrario di altri tipi di intervento di chirurgia estetica mammaria, la correzione del seno tuberoso è sicuramente da considerarsi al confine tra la Chirurgia Estetica e la Chirurgia Ricostruttiva. Se ti trovi in una situazione come quella che ti ho precedentemente descritto forse è arrivato il momento di dedicarti del tempo per capire come valorizzare al meglio il tuo corpo, donando a te stessa quel benessere psicofisico che ti meriti nel guardarti allo specchio. Forse, indipendentemente dal reggiseno o dal costume  acquistato, potresti avere l'impressione che il tuo seno non sia armonico ed in proporzione con il resto del corpo e fai fatica ad accettare quella strana forma allo specchio che ti toglie femminilità e piacevolezza allo sguardo. Queste preoccupazioni possono farti sentire in imbarazzo anche con abiti scollati e nei momenti di intimità. 

Se pensi che un intervento di correzione della mammella tuberosa possa regalarti benessere, potrebbe essere arrivato il momento opportuno per incontrarci e discuterne. Nella mia pratica cerco sempre di valutare attentamente ogni dettaglio della tua situazione, sia dal punto di vista clinico che psicologico, cercando di comprendere le tue reali aspirazioni e regalarti aspettative concrete e quanto più gratificanti circa il risultato conseguibile.

SCEGLI IL TUO TEMPO

In questo tipo di intervento, ancor più che negli altri, la tempistica gioca sicuramente un ruolo fondamentale, in quanto se sei nel bel mezzo di un percorso di perdita di peso sarebbe opportuno concludere il tuo percorso di dimagrimento per evitare che il risultato venga influenzato da evidenti modifiche di forma. Anche eventuali gravidanze e periodi di allattamento possono alterare in modo ancora più evidente le dimensioni e la forma del seno ed inficiare i risultati ottenuti, richiedendo revisioni chirurgiche successive. Il recupero è in generale rapido ed agevole, ma avrai bisogno del tuo tempo per guarire completamente. Dopo l’intervento, è normale aspettarsi un certo grado di gonfiore e fastidi, che diminuiscono nel corso di alcune settimane. Informo sempre le mie pazienti che occorrono circa due settimane per tornare alla maggior parte delle attività normali e circa quattro o sei settimane per tornare ad eseguire esercizi più faticosi o sollevamento di carichi pesanti. 

LA TUA EVOLUZIONE

Dopo l’intervento chirurgico, il periodo di recupero gioca un ruolo cruciale nel garantire il successo dell’operazione e l’ottimizzazione dei tuoi risultati. Raccomando sempre una consapevole limitazione dei movimenti degli arti superiori, specie nella prima settimana successiva all’intervento, dove sono ancora presenti gonfiore e possibili ecchimosi, per poi gradualmente riprendere le attività quotidiane dalla quarta settimana post-intervento e attività fisica più sostenuta al termine delle sei settimane post-intervento. L’utilizzo del reggiseno elastico, cardine del tuo percorso post-operatorio, ti aiuterà nel sollievo della sintomatologia, in quanto non solo avvolgerà e darà sostegno ai tessuti traumatizzati, ma con la continua compressione esercitata, favorirà in tempi rapidi la riduzione dell’edema e del gonfiore, velocizzando il ritorno alla Tua vita.

Mammella tuberosa e asimmetrie mammarie