La mastoplastica additiva è ad oggi l’intervento più richiesto in chirurgia estetica, grazie soprattutto all'alto tasso di soddisfazione per i risultati ottenuti ed ai crescenti livelli di sicurezza ed efficacia. 

Il seno rappresenta una delle parti più importanti del corpo della donna perché ne caratterizza la femminilità e la sensualità, per tale motivo la mastoplastica additiva è la procedura che maggiormente incide sul benessere psicofisico delle mie pazienti prima ancora che sulla loro forma estetica. Questo tipo di chirurgia consente di aumentare le dimensioni e la pienezza del tuo seno tramite l’utilizzo di protesi mammarie di ultima generazione, correggerne la forma e migliorarne l’aspetto. Si richiede un intervento di mastoplastica additiva quando si ritiene che le dimensioni del proprio seno non siano complementari al resto del corpo e si ha desiderio di sentirsi a proprio agio con il proprio corpo in diversi tipi di abbigliamento e costumi da bagno. 

La mia filosofia associa un profondo gusto estetico, sempre volto alla ricerca dell’eleganza e della naturalezza, a competenze chirurgiche volte ad analizzare in modo dettagliato le tue proporzioni e le tue condizioni anatomiche di partenza. Tutto ciò è fondato sulle mie preziose ricerche e studi scientifici relativi a misurazioni antropometriche, frutto di una attiva collaborazione con la Professoressa Elizabeth Hall Findlay della Banff Plastic Surgery in Canada, e pubblicati sulle più prestigiose riviste di Chirurgia Plastica ed Estetica, i quali 

mi permettono di prevedere con estrema affidabilità il tuo decorso, la tua evoluzione ed i risultati a medio e lungo termine.

A tal proposito vorrei farti avvicinare ad un concetto cardine, su cui si basa tutta la mia pratica chirurgica sul seno: il cosiddetto “FOOTPRINT” o impronta. Utilizzo questo termine per descrivere il livello in cui il tuo seno si trova sul torace, alcune donne hanno un'impronta alta (seno alto) e una distanza relativamente breve tra la clavicola e il bordo superiore del seno. Altre donne hanno un seno che inizia molto più in basso sulla parete toracica (seno basso) con una distanza maggiore tra la clavicola e il bordo superiore del seno. 

Non possiamo modificare l'impronta del seno, nemmeno con la chirurgia, ma soltanto la sua forma all'interno della posizione esistente. L'aggiunta di una protesi mammaria innalza leggermente il bordo superiore e questo può far sembrare un seno basso un po' più alto, anche lavorando sulle diverse proiezioni di protesi. Alcune pazienti affermano che vorrebbero avere delle protesi più grandi perché pensano che le protesi più grandi siano più alte sul torace. Purtroppo si verifica il contrario: le protesi più grandi si posizionano più in basso e finiscono per soccombere agli effetti della gravità.

TI DESCRIVO L’INTERVENTO

La maggior parte delle pazienti si preoccupa principalmente di migliorare le dimensioni del proprio seno, ma in visita esamino spesso molti aspetti diversi del seno, oltre alle dimensioni. Tra questi vi sono la forma, le dimensioni del torace, la qualità della pelle, la posizione del capezzolo e dell'areola, l’altezza del solco inframammario e la quantità di tessuto naturale presente per coprire una protesi. Sono solita considerare il tuo corpo ed il tuo seno nel suo complesso per evitare risultati esagerati o innaturali. È importante capire che non esiste un unico modo corretto di eseguire la mastoplastica additiva. Durante la visita esaminerò insieme a te i vari tipi di protesi, nonché i diversi vantaggi e le caratteristiche di ciascun tipo. Tutti noi abbiamo caratteristiche fisiche diverse e tendiamo a vederci in modo soggettivo. Ciò che si vede allo specchio può essere molto diverso da ciò che si vede in fotografia, quindi è utile avere il parere obiettivo di un chirurgo esperto su quale forma e dimensione del seno possa far risaltare al meglio il tuo corpo. E’ anche comune che alcune pazienti sperimentino un cedimento, la cosiddetta ptosi dei seni e un'insoddisfazione per le loro dimensioni. Sebbene alcune protesi mammarie siano progettate per restituire una sorta di sollevamento ottico del seno, anche in base alla tecnica utilizzata, esse da sole non sono in grado di correggere realmente il rilassamento cutaneo. In questo caso consiglio di associare un lifting dei tessuti, la cosiddetta mastopessi con protesi, per ottenere risultati più stabili e desiderabili. Addentrandoci nelle tecniche chirurgiche, in linea generale le protesi possono essere posizionate posteriormente al tuo tessuto mammario, in posizione retroghiandolare, posteriormente al tessuto muscolare, in posizione retromuscolare o con tecnica “dual-plane”, evoluzione della tecnica retromuscolare, consistente nel posizionamento parziale della protesi dietro al muscolo pettorale, con copertura della sua porzione superiore e mediale e lasciando libera la porzione inferiore che risulta posizionata a livello retroghiandolare. Dove è possibile, quando lo spessore tissutale lo permette, prediligo l’approccio subghiandolare, che garantisce un minor dolore post-operatorio, un minor rischio di animazione (in cui le protesi mammarie si muovono in modo innaturale quando si flettono i muscoli del torace) e la prevenzione della cosiddetta deformità "a doppia bolla" o “double bubble”. Nel caso di pazienti molto magre preferisco invece optare per una tecnica dual-plane che permette di ottenere una copertura maggiore a livello del polo superiore con un risultato più naturale, di ridurne la visibilità e la palpabilità nel tempo e, in alcuni casi, di liftare seni leggermente cadenti.

L'incisione che utilizzo più comunemente è posizionata a livello del solco inframammario con risultati costanti e positivi; questo mi permette di avere un maggior margine di manovra nella tasca mammaria e di preservare il potenziale di allattamento evitando interferenze con il capezzolo. Inoltre, poiché è molto alta la possibilità di reinterventi secondari per revisione e/o cambio protesi, l'incisione a livello del solco risulta utile e strategica. Altre opzioni sono l’accesso a livello peri-areolare o trans-ascellare, da me meno utilizzate per maggiori rischi e svantaggi. Ognuna di voi presenta caratteristiche e aspettative diverse, per questo esiste un’ampia gamma di protesi mammarie differenti per stile, forma, dimensioni, consistenze, volumi, altezze e proiezioni. La scelta accurata di queste peculiarità assicura un risultato naturale, personalizzato ed armonioso per ogni intervento. Nella mia pratica utilizzo tutte le tipologie di protesi mammarie, in silicone o in poliuretano, dalla forma anatomica, che mi permette un maggior riempimento del polo inferiore, alle rotonde o ergonomiche, che consentono di riempire anche il polo superiore con adattamento dinamico alla forma del seno in ogni suo movimento. Le protesi costituite dai moderni gel di silicone  coesivi sono racchiuse da un involucro di silicone solido. Oggigiorno sono prodotti assolutamente sicuri ed in caso di rottura traumatica non determinano spargimento fuori dal guscio della protesi.

L’involucro delle protesi può essere testurizzato, con superficie ruvida che ne impedisce la rotazione aderendo maggiormente ai tessuti, liscio o nano-testurizzato con involucro più morbido che contribuisce anche alla riduzione della loro palpabilità.

Negli ultimi anni sono state introdotte anche le protesi in poliuretano, che, essendo costituite da una superficie ancor più ruvida, hanno il vantaggio di ridurre notevolmente il rischio di contrattura capsulare, una reazione indesiderata causata dall’eccessivo indurimento della capsula di tessuto che può formarsi spontaneamente attorno all’impianto, dopo il suo inserimento.

Queste protesi si fissano maggiormente ai tessuti circostanti, con il rischio di apparire più fisse, se non utilizzate nei casi adeguati e con la giusta tecnica chirurgica. Un cenno particolare merita l’intervento di mastoplastica ibrida o composite breast augmentation che utilizza sia le protesi che il grasso della paziente per ottenere la dimensione e la forma desiderata del seno.

In questo modo è possibile ottimizzare il volume e la simmetria tra i seni e ottenere un risultato ancora più naturale, personalizzando l’intervento. In ogni caso la scelta della tecnica e dell'impianto specifico vengono determinate in base alle condizioni e ai desideri individuali di ciascuna paziente.

SEI TU LA GIUSTA PAZIENTE?

Le buone candidate alla mastoplastica additiva sono le pazienti non fumatrici in buona salute che desiderano aumentare le dimensioni e la pienezza del proprio seno. La mastoplastica additiva è pur sempre un intervento chirurgico, quindi è necessario essere in buona salute per guarire correttamente e per ridurre ed eliminare il maggior numero possibile di rischi e complicanze. Se hai allergie a farmaci, condizioni di salute che influiscono sulla circolazione del sangue, anamnesi di interventi al seno per motivi oncologici, assicurati di discuterne insieme a me al fine di garantirti la miglior sicurezza.

Se sei interessata ad un aumento del seno ma ti ritieni già soddisfatta del suo volume, potresti trovare maggior soddisfazione con l’intervento di mastopessi che tenderà a compattare e modificare la forma della tua ghiandola già esistente. Desidero ricordarti che la mastoplastica additiva mira ad intervenire sulle dimensioni e sulla forma del seno piuttosto che sulla sua posizione sul torace. L’intervento permette di riempire e sollevare il polo superiore e l'involucro mammario, ma non solleverà eventuale pelle lassa ed eccedente. Se desideri riempire ed aumentare le dimensioni, ma allo stesso tempo sollevare un seno che tende alla ptosi potresti aver bisogno di una mastopessi con protesi.

Il mio obiettivo, a prescindere dalla tua situazione di partenza, rimane quello di regalarti un risultato bello e piacevole alla vista, che si adatti al tuo corpo, al tuo stile di vita ed ai tuoi obiettivi. Molte delle mie pazienti sono molto attive e vogliono evitare un risultato troppo innaturale. Durante la visita ti mostrerò le varie possibilità di azione rendendoti consapevole dei risultati che potremmo ottenere in modo realistico, scegliendo la protesi migliore per te. Partiremo da una chiara discussione sui tuoi obiettivi, compreso ciò che ti aggrada maggiormente e non, in termini di dimensioni. Intraprenderemo poi un colloquio completo con analisi fotografica e misurazioni sul tuo corpo che ci aiuteranno a familiarizzare con la tua anatomia. Sia nella mia pratica clinica che chirurgica mi avvalgo di device tecnologici di ultima generazione per rendere il tuo intervento cucito in modo sartoriale su di te. In ogni paziente il trucco sta nel trovare un equilibrio tra le condizioni biologiche della pelle e della ghiandola mammaria oltre a scegliere il tipo e la forma dell'impianto perfetto. Ogni paziente è unica con condizioni uniche e non esiste una indicazione da sovrapporre ad un’altra.

LE TUE GIUSTE MOTIVAZIONI

Potresti essere una buona candidata per l'aumento del seno se desideri sentirti più sicura del tuo aspetto fisico, con e senza vestiti. Forse, indipendentemente dal reggiseno acquistato, noti che la parte superiore del tuo seno è poco florida. Forse fai fatica a trovare abbigliamento e costumi che riescano a valorizzare il tuo décolleté o hai l'impressione che il tuo seno non sia proporzionato al resto del corpo. Queste preoccupazioni possono farti sentire a disagio ed in imbarazzo con abiti succinti, in costume da bagno e nei momenti di intimità.

In tal caso potrebbe essere arrivato il momento di incontrarci per valutare insieme l’indicazione più giusta per la tua rinascita fisica e psicologica.

Con professionalità ed empatia cerco sempre di immedesimarmi in te per capire se vi sono le condizioni giuste per consigliarti una mastoplastica additiva ed aiutarti a ritrovare la fiducia in te stessa e l’indescrivibile benessere di sentirti bene con il tuo corpo. Credo che una buona comunicazione tra di noi sia la base per comprendere ciò che è importante per te e sviluppare aspettative sane e realistiche sul risultato dell'intervento.

Solitamente la sensibilità del capezzolo è di solito ben conservata, soprattutto se si esegue l’accesso chirurgico dal solco inframammario. Al contrario potrebbe in alcuni casi insorgere una ipersensibilità temporanea che si risolve senza alcun intervento. Gli studi hanno inoltre dimostrato che la capacità di allattare non è influenzata dalla sola mastoplastica additiva.  L'inserimento di una protesi mammaria dal solco infatti mantiene intatti i dotti lattiferi che portano al capezzolo. Tuttavia, nel corso della loro vita, le donne possono subire cambiamenti nelle dimensioni e nella forma del seno a causa della gravidanza e dell'allattamento. Questo potrebbe senza dubbio alterare i risultati dell’intervento, rendendo necessaria una revisione. Un intervento di mastopessi, con o senza protesi, potrebbe invece ridurre il tuo potenziale di allattamento.

SCEGLI IL TUO TEMPO

Per ottenere risultati ottimali è necessario essere in buona salute fisica e mentale. In alcuni casi, può essere opportuno rimandare la mastoplastica additiva al momento più giusto. Per esempio, se sei nel bel mezzo di un percorso di dimagrimento o non hai ancora avuto figli, potresti voler aspettare che queste fasi della tua vita siano terminate per evitare che il tuo seno appena aumentato cambi forma a causa delle fluttuazioni di peso o della gravidanza. Anche i tuoi impegni ed il tuo stile di vita sono una considerazione importante. Sebbene il recupero da questo intervento sia abbastanza semplice, è necessario prenderti del tempo per guarire completamente. Di solito avverto le mie  pazienti che sono necessarie circa due settimane per tornare alla maggior parte delle attività normali evitando carichi e sollecitazioni importanti a livello degli arti superiori e  dalle quattro settimane alle sei settimane per tornare a fare attività sportiva, esercizi più faticosi o a sollevare gradualmente carichi più pesanti. Se non ti è possibile dedicare un tempo sufficiente per il recupero post-operatorio, ti consiglio di posticipare la decisione di sottoporti a questo tipo di intervento per poterti garantire minor rischio di complicanze ed una velocizzazione della tua ripresa. 

LA TUA EVOLUZIONE

Il risultato finale non sarà visibile immediatamente. Durante i primi giorni post-operatori sono presenti edema, gonfiore ed eventuali ecchimosi accanto ad una frequente sensazione di tensione mammaria facilmente controllabile con farmaci analgesici, le protesi non si sono ancora assestate ed il seno non è completamente rotondo. Dovrai indossare, in maniera continuativa, un reggiseno elastocompressivo modellante per 6-8 settimane dall’intervento.

Dopo sei settimane, le suture inizieranno ad assorbirsi e gli impianti si sistemeranno. Tra i tre ed i sei mesi post-operatori, con la scomparsa dell’edema, la forma mammaria finale sarà visibile e ben delineata e dopo due anni, quando il tessuto cicatrizzato si sarà ammorbidito, il seno avrà assunto la sua forma definitiva. In base alle necessità consiglio spesso un ciclo di massaggi di linfodrenaggio per ridurre eventuali accumuli residui di liquidi ed ammorbidire i tessuti aiutando così a prevenire il fenomeno della contrattura capsulare. Inoltre, così come in altri interventi chirurgici, ritengo molto utile e vantaggioso un percorso di riabilitazione fisioterapica/osteopatica volto ad un riequilibrio posturale, a ridurre eventuali dolori dorsali e cervicali provocati da un prolungato stato di ipomobilità, su situazioni di tensione connettivale dovuta 

alle cicatrici, andando a prevenire eventuali ipertrofie ed aderenze che aiuteranno il corretto ripristino della elasticità e funzionalità dei tessuti.
Ti ricordo infine che lo screening mammario non è alterato dalla presenza di protesi e che si possono effettuare mammografie ed ecografie routinarie senza alcun rischio o problema. 

Mastoplastica additiva